giovedì 11 settembre 2008

Commento di don Stefano Canonico


In qualità di sacerdote che celebra secondo la forma straordinaria del rito romano nella Parrocchia triestina della B.V. del Rosario, nella duplice veste di assistente spirituale dell’Associazione “Amici della musica Luigi e Federico Ricci” – che mira a valorizzare il canto sacro in tutte le sue espressioni artistiche nel contesto suo proprio e cioè la Sacra Liturgia – nonché ideatore delle celebrazioni della Messa, del Vespero e dell’esecuzione del concerto in onore dell’Assunta nei giorni 14 e 15 Agosto scorsi presso la Chiesa Parrocchiale e Cappella Civica della B.V. del Rosario, ritengo sia doveroso ed utile illustrare brevemente lo svolgimento della suddetta iniziativa, a vantaggio dei lettori di questo sito, che ne ha ospitato un’ampia presentazione.



Mi preme anzitutto affermare che l’esecuzione dei canti, tanto nella parte gregoriana quanto in quella polifonica della Messa e dei Vesperi è stata, a mio avviso, eccellente ed al di sopra di ogni aspettativa: nel corso della celebrazione eucaristica è stata eseguita la messa “Assumpta est” di Giovanni Pierluigi da Palestrina, mentre i falsobordoni di Tomàs Luis de Victoria hanno contraddistinto il canto della salmodia dei secondi Vesperi; a questi si aggiunga l’esecuzione, in prima assoluta nazionale, dello splendido “Magnificat” ad otto voci di S. Aguilera de Heredia, composto per cori battenti, secondo l’uso delle cappelle musicali più prestigiose. Pure il concerto, estremamente ricco e vario per la molteplicità di stili e compositori presentati, ha riscosso notevole successo, a Trieste e nelle altre località dov’è stato replicato: Ronchi dei Legionari (Gorizia) e la Basilica patriarcale di Aquileia (Udine).

Non posso ancora trascurare di esternare la mia profonda soddisfazione – seguita ad un ardente desiderio nutrito da tempo e così positivamente realizzatosi – di far eseguire queste stupende ed intramontabili opere nel contesto per il quale furono scritte: la Liturgia. È qui, infatti, che esse assumono una coloritura, una bellezza, un significato peculiare ed irripetibile, assolvendo ad uno scopo che nessun concerto, per quanto impeccabile, potrà mai ottemperare.

Desidero infine rivolgere il mio ringraziamento più cordiale, unito a tanta riconoscenza, all’ottimo “Sonore Vocal Ensemble” di Oxford, al suo valente direttore, il M° Thomas Primrose, al carissimo amico ed insigne organista, il M° Gabriele Damiani, che tanto generosamente si è prodigato per la riuscita dell’iniziativa, nonché a tutte e singole quelle persone che sia nel campo liturgico sia in quello organizzativo si sono encomiabilmente impegnate, oltre al parroco mons. Dessanti per l’ospitalità ed all’Amministrazione comunale per il contributo finanziario erogato. Il valore religioso ed artistico dell’evento in sé, gli incoraggiamenti e gli apprezzamenti frattanto ricevuti, la cordiale disponibilità di tutti, la folta partecipazione dei fedeli – nonostante il tempo inclemente – mi inducono, nel contesto delle attività associative, a riproporre questa esperienza anche negli anni futuri.